domenica 8 luglio 2012

Filtrazione


Filtraggio di luce,
l'ora meridiana immota e ferma
trasale di se nel timore.
Labile vento di terrore acquisito
è un momento, mi volgo su abissi di ghiaccio,
tremo all'eterno passare,
la sperata valicazione è solo utopia.
Resto circoscritto all'agguato prestabilito.
Non si fugge, non c'è dato;
e allora si ripiega su amore.
ti contorce anima e viscere,
ancor prima di nascere e crescere.
Così ti ritrovi a pensare a pietraie
di montagne assolate,
a rive desolate, a parole riecheggiate
nei vortici d'aria,
perdute poi nelle sconfinazioni cercate.
La luce è un agglomero d'astri,
insovvenuti nel giorno chiarificato,
pulviscoli di stelle di materia primaria
siderea e senza misura.
Ho veduto in quegl'occhi i tuoi occhi,
cosi sconfinai la mia ragione di credere
nell'enigma insoluto del desiderio invincibile.
La luce é, onnipresente: l'addio.

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