domenica 17 giugno 2012

Solo un muro mi separa


Un suono ed è lungi… ogni cosa.
Solo un muro mi separa dal mondo
ed i romori e le persone, passando: trascorrono
un’ombra di nube incupisce nel cielo.
La stanza rimbuia, come un velacro di morte.
Poi riapparire di luce.
Ed il mondo è un inarrivare, di sogni annullati,e langue
l’attesa d’umana carne di donna.
È solo un sospiro ciò che vorresti sentire,
un inganno dei sensi perduti a morire.
Illusione di spazi, inspiegabilità di tempi insondabili, più d’una presenza
è mutata in ricordo,
ma regna rancore.
Mi giunge un'istanza, è uno smuovere dell’anima inquieta.
Un muro mi separa dal nulla, uno sbadiglio, un’ora fasulla.
Radice io avvinghiata a uno sbaglio.
Remota in una terra sperduta.
Già sepolta in attesa, e tutto è sconosciuto;
arida distesa vuota che spense sorrisi,
su mari di foglie disperse, sui tratti dei visi.

Nessun commento:

Posta un commento