venerdì 18 marzo 2011

Le scomparizioni


Rinasco alla vita in ripetizione, e fulgono astri in similitudine.
Sono stelle sovrastanti,
nella notte abbuiate terre di algidi confini, di aridi sassi, alla luce di luna: giallastri.
Quasi un riflesso inacceso.
Io rinasco a me stesso, stanco e inarreso
a perpetuare una vita insoluta, atta al grido offeso.
Come rinasce la nuova alba del giorno
aride strade perpetuano il nulla, e sono mete inarrivate.
Ma ora che é notte, riordinare pensieri,
é cosa da poco.
Alcuni fra gli astri incontabili, sono morti
in un qualche ieri.
Ne vediamo il riflesso ciò che non più é,
come te stesso presenza di qualcosa
che già più non esiste,
E tutto si snoda, perdendosi nel fluire
di tempi insondati.

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