venerdì 18 marzo 2011

Simigliazione


Quante volte le tue labbra hanno bevuto alla mia amara fonte.
Fu per deluderti.
A far si che tu conoscessi la disillusione.
Nel remoto ieri altre bocche vi furono,
assenti poi
alimentando così il notevole rancore che regna tra i sessi.
Voluta distanza dei corpi,
dopo l'inebriazione degli amplessi irragionevoli
per tedio, per voglia, per pazzia; nella frenetica libidine degli ossessi.
Sempre senza amore,
bevevate alla mia amara fonte,
mancavate di veri moventi, solo essenze, e avvelenate parole,
dall'onnipresente dolore; come degli altri così di se stessi;
insopprimibile tedio di vani momenti.
Incomprensione e caducità delle cose viventi.
E' restato tra noi il ricordo eternamente in mentale ritorno e tardo;
perso nell'universo dell'umano rancore; che non ha sesso:
ma solo dolore.
Ricordo le tue labbra, il loro velato rossore...

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