Effulgenza è questo sole
in aperti spazi smisurati
incalcolati orizzonti.
Cerco luoghi solitari
Pietraie, arene arginate,
saline oltremare;
boschi di pioppi o di abeti
ove i rumori di vita ordinaria,
rigiungono all'udizione,
come pollini di suono sommesso.
o forse anche nulla.
Sento di più odorare aspre resine,
esiguo fuoco verde insovvenuto,
della natura in fermento.
Le vigne, mature, come i miei pensieri
esacerbati d'assenza eterna.
Nei luoghi si rià la mia anima,
mai paga del nuovo.
Ed anela a freschezze fugaci,
a percorsi di terre rinnovate agli
adii.
Ed intorno nella luce che dilegua
dal silenzio, si ripresenta solo poco
fa
cacciato via a fatica: quel senso di
morte.
E prepara nello strazio di procedere,
l'essere mio.
E della terra si trasforma
la materia che conosco in future
ceneri d'oblio.
Nessun commento:
Posta un commento