Mi
pesa il luogo che sogno e che non conosco.
Non
mi giova una vita;
non
penetro essenze di terra,
ma
è un richiamo d'adori e sensazioni
che
macero fra i sassi e le zolle.
E
il sole nuovo mi promette entusiasmi
di
fatica ed estenuazione.
Come
portarti in un pellegrinaggio
in
ricerca a dividerci qualche felicità nascosta.
Amaro
esilio questa terra che mi emargina e rifiuta;
asprezze
di carne vissuta, ove fitto dentro;
ancora
1'ultimo tuo sguardo
e
l'urlo d'addio mi rimemoria.
Scempio
di bellezze e luoghi
che
al passar più non afferro
stupore
d'astri che solo per poco mi riamora,
e
cercare ancora non mi riconverte,
mi
smemora e satura.
E
questa luce quasi primigenia
m'agogna
a nuove realtà
che
a malapena riconosco.
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