Ora
che aggiorna
con
me reco rimpianti
di
cose sconosciute e vaghe;
Ho
dissipato beni e materia
ma
non la mia essenza.
Così
si fa incompleta la cercata felicità.
E'
un luogo d'asfalto e cemento,
e
non basta a soddisfare un bisogno
e
più d'un ambire mi penetra anima e mente.
Effimera
gloria che cerco
sa
di gemme e giardini,
di
ville assolate di pazze risate;
sa
di donne perdute e mai ritrovate
nell'abisso
nell'ansia strenua di possederne
senza
sosta né remora alcuna.
Ma
aggiorna, e dopo il vago notturno
a
far altro mondo di uomini e cose;
come
un eterno ritorno è la mia solitudine e scende
rivolo
d'acqua perenne
come
un pianto fermo sulla mia condizione di uomo.
Qui
finisce una terra stellata
confusa
nel suono;
qui
mi dilaniano viscere
angoscia
eterno abbandono.
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