lunedì 27 settembre 2010

Ancora per poco - 1994


Ancora per poco scalderai con le tue dolci mani
quel pasto d'amore semplice ed un poco bambino.
Ancora per poco, opererai movenze di mani, le tue;
tese a curare, un'immagine fioca che piano sbiadisce.
Ancora per poco guarderai chi deve partire,
non vi son fermate nel mondo nemmen per l'amore
ed esso non va assieme agli addii.
Ancora per poco, e poi dopo lo svolgersi e l'indaffararsi;
credendo eterno l'istante che passa e non resta: più non vedrai innanzi a te
le care figure a cui desti l'amore; a cui tendesti la mano tremante;
nell'anelito d'una disperata carezza.
Ancora per poco, e le lacrime bagneranno terre di fango,
di sangue, di forzato sudore, stremando le notti, di mancanze e rimembri;
e sarà tardi. Ma é sempre tardi per tutto …
Ancora per poco, e le tue mani taceranno un silenzio
di bene perduto.
Tu immagine figura, te; presenza. Una stanza di sofferenza dell'anima:
Creatura senza risposte, ferma nell'ansia d’un’ombra…
Muta.

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