lunedì 27 settembre 2010

Dove luoghi d'ombra - 1997


Dove l'ombra va a risolversi, in un cangiare istantaneo di sole;
dove l'essenza d'essa si compenetra alla mia inquieta anima
rabbuiata da stridenti mancanze...

Dove l'ombra pare morire,
e ci assurge al nulla.
La vita è una mancanza
e l'ombra ci riporta l'immagine di ciò che potrebbe essere d'altro;
mutevole misterico, ma chiuso ad ogni comprensione.

Dove l'ombra s'attarda al tuo attonito soffermarti, in un qualche dove,
un angolo; in ombra,
un oscurità repentina causata da un celarsi del sole.

Anch'egli non è che un riflesso del mondo, nel mondo;
e porta seco oltre che immisurabile luce, altre ombre di qualcosa d'arcano.

Una immensa invisibile mano che afferra segreta,
le residue tue forze, il malessere d'esistere,
e lo scaglia senza pietà nel silenzio assoluto.

Dove l'ombra è, passa un istante un minuto,
e tu, che ti dicono uomo, creatura; di chi?
Fatale, effimero, ora ricolmo di cose e pensieri, ora vuoto;
malato di desideri; dell'inafferrabilità del tutto,
della vita che trascorre veloce,
il tempo, l'amore; le brevi gioie, i lunghi dolori.

La morte, da sempre attesa, l'ombra sua, silente offesa,
qualcosa d'estremo, l'allungarsi lento della sua mano...

Dove son luoghi d'ombra: ecco l'uomo.
Le sue cure, gli oggetti, i fruscii di abiti stanchi,
stanche dimore fra silenzio e frastuono, e il rimembro d'antiche illusioni;
d'un infinito mai spento disio, care voci ed una, cari suoni,
un sospiro amato sul mio.

L'ombra amica sei tu, un riflesso, uno spettro ora, qualcosa di mio.
Un 'ombra son io; nel mio creder di vivere,
ch'è ombra anch'essa d'estesi abbaglianti universi
ch'or paiono vuoti e silenti, come immensi sepolcri;
abbandonati a se stessi, taciuti inerti.

Scende una lucida stilla su un viso, piccola ombra d'una lacrima, un gemito,
una parola, a DIO.

Declinata guancia su di una spalla ormai stanca,
e dentro un'anima disperante,
una luce dentro come bianca,
il tuo viso d'amore vicino al mio che ora mi manca,
ombra su di una via già conclusa senza più susseguenza,
il fato elude se stesso,
l'esister ci lascia, dolente l'io; ombra accesa forse d'altrove,
Mi chiedo dove; vi saranno luoghi senza più ombra?
Presenti di altri tipi d’amore.

Nessun commento:

Posta un commento