Se tu ci fossi ora avrei voglia di parlarti di ascoltarti,
di baciarti
lasciando però da parte le promesse,
eppoi domattina magari rivederci;
e abbracciarci come esseri smarriti e ritrovati;
alleviati a vicenda dalla presenza di questo vuoto infinito.
Se tu ci fossi, ora farei una festa, ma piccola;
per invitarti, per non deluderti,
forse per cercare di averti totalmente almeno un attimo;
prima che venga come sempre il tempo
a riportarti via dalle mie mani stanche
prima che venga domani temuto ambito, terrorizzante,
a farci credere di nuovo lontani.
Una nave fischia invisibile aldilà della finestra sotto un cielo arancione,
e rompe ora solo per un attimo il mio sempre rinnovato silenzio;
poi tutto ritorna all'assenza.
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