lunedì 27 settembre 2010

Frammenti di realtà


Vecchi rimembri di passati antichi,
ho la sabbia della vita che mi scorre fra le mani,
ho frammenti di ricordi, eventi secolari incancellati nel mio cuore.
Ho ombre d'amore su di me, ed è svanito di già; e non ha più senso.
E’ l'età del raggiungimento;
Meno vociare dentro, meno annaspare; fra le cose tutte ed il tormento.
Ed io non ho che me, ed il lieve vento;
che mi porta gli odori mesti ed eccitanti della vita
come da bambino ad odorare l'aria,
in un'ebrezza di futuro; infinita.
Ad osservare la cima del vicino colle e le montagne per sapere;
dove dorme il sole, dove raggiungere la preghiera millenaria
per parlare all'imponderabile,
alla sua maestà,
all'amore sempre atteso, ma sempre sconosciuto.
Tristi frammenti di frastornate spemi
e frantumate mie illusioni ho ai miei piedi;
e possiedono anche facce e suoni e nomi;
e credute verità, echi di già uccise ingenuità.
Frammenti ed essi solamente sparuti cocci di troppe credute realtà
riflessi d'altre vite forse
un altro tempo che più non m'appartiene;
ora una semisconosciuta e già trascorsa verità,
ora un'introvata identità, ora un alito d'amore; agognato,
il suo calore, che più non mi sovviene.

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