Vedere, una lontananza... scorgervi tutto ciò che ti appartiene.
Scorgervi te e le tue vane promesse,
le credulità, i rammarichi ancor verdi,
le rincorse, le infinite età.
Vedervi le mie pazzie, le malìe, le discontinuità.
L'appartenenza al nulla, l'offesa dei fissi pensieri, il veloce ieri;
il male d'invecchiare, senza riuscire ad afferrare le cose che volli, e che oggi
ancor vorrei.
Scorgervi le promesse della vita, vane come le tue;
gli occhi, gli echi errabondi d'una storia finita, e l'agonia di mille e più passioni.
Vedere che m'allontano anche da me stesso,
seppur m'attanaglio con ferocia a quest'esistere,
gemo e mi lamento già da adesso. Sentore di tenebra dappresso,
io m'avanzo con un aggrapparmi disperato.
Le lontananze mie son il mio vero fato.
Nulla mai raggiungo; ma da tanto, tanto io mi sono incamminato...
Una sensazione sopra tutte: come una figura, un profumo
L'essenza d'un amore grande e senza fine;
scorto appena
e mai afferrato.
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